La finestra anabolica

La “finestra anabolica” è un intervallo di tempo che si apre al termine della pratica sportiva in cui il muscolo è maggiormente disposto all’acquisizione di nutrienti per il loro utilizzo nei meccanismi di riparazione dei tessuti danneggiati dall’esercizio fisico e nella neosintesi muscolare.

In risposta alla performance sportiva si assiste a una maggiore esposizione dei trasportatori di glucosio sulle membrane cellulari. In caso di esercizio fisico svolto in acuto, cresce il numero di trasportatori traslocati in superficie che restano attivi anche per ore dopo la cessazione dell’esercizio. Mentre l’esercizio fisico svolto in cronico aumenta l’espressione dei trasportatori anche nei periodi successivi al termine dell’esercizio fisico, migliorando così il metabolismo del glucosio ed eventuali condizioni di insulino-resistenza.

La nutrizione post attività fisica può massimizzare gli adattamenti muscolari e il recupero dei tessuti danneggiati tramite:

– il ripristino delle scorte di glicogeno, tramite una pronta reintroduzione di carboidrati a cui associare una quota proteica per avere un effetto sinergico. Questo fenomeno è particolarmente vantaggiosa in caso di competizioni ravvicinate (intervallo fra le prestazioni inferiori alle 8 ore) o in soggetti che debbano praticare diverse sessioni che coinvolgono gli stessi gruppi muscolari nella stessa giornata. Mentre nei casi in cui non ci siano prestazioni così ravvicinate, l’effetto positivo dell’immediato intake è secondario: molti studi mostrano che il muscolo ha sufficiente tempo per recuperare tramite l’assunzione di carboidrati anche nelle ore successive.

– l’interruzione del catabolismo (“smantellamento”) del muscolo scheletrico, tramite il picco insulinemico dato all’assunzione di nutrienti al termine dell’esercizio fisico. Sembra infatti che siano gli alti livelli di insulina nel sangue ad arrestare il catabolismo muscolare, più che l’assunzione in sé delle proteine o degli amminoacidi. Questo effetto viene chiamato “bag-full hypotesis” e ci mostra che fornendo una buona quantità di proteine la neosintesi muscolare aumenta di 3 volte rispetto ai valori basali, per poi arrestarsi una volta calato il picco insulinemico, nonostante la disponibilità di amminoacidi circolanti sia ancora elevata.

Fonte:

jissn.biomedcentral.com/articles/10.1186/1550-2783-10-5

journals.physiology.org/doi/full/10.1152/japplphysiol.00394.2002?rss=1&ampssource=mfr

pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19164770/